Da premettere che mi approccio al mondo dei vini naturali da circa tre mesi e per questo devo ringraziare un amico che mi ha fatto superare il timore di assaggiarli…
Ah quindi #Gio, fino a qualche mese fa, aveva paura di assaggiare un vino naturale?
In effetti, a naso e papille formati sul vino “classico” potrebbe risultare sbagliato perché per esempio non ripudia ossidazioni e rifermentazioni.
I vini naturali sono quindi quella vasta schiera di prodotti (italiani, francesi e anche oltre) fatti seguendo i dettami di pratiche agronomiche in vigna decisamente sostenibili (biologico e molto biodinamico) e con un approccio in cantina che vuole ritornare a sperimentare tecniche antiche o molto poco invasive, lasciando — come dire — che il vino resti un prodotto vivo e in grado di evolvere e rispecchiare (maggiormente) la vocazione del vitigno e del territorio in cui è coltivato, che non abusi di solfiti (molti addirittura non ne fanno uso) o ‘‘trucchi’’ enologici per ‘‘correggere’’ cosa la natura e il processo di fermentazione possono dare direttamente.
I vini naturali sono vini che contengono al loro interno una varietà potenzialmente illimitata di prodotti interessanti e nuovi, che sicuramente hanno il pregio di fare approcciare il consumatore al vino in modo fresco e vivace, stimolando la curiosità e l’apprendimento senza neanche spendere troppo.
Come in ogni settore ci sono anche le fregature e i vini riusciti male, fatevi guidare dalla curiosità e da un approccio gustativo del tutto vergine: vi divertirete un sacco e vi assicuro che non avrete mal di testa il giorno seguente!!
Cercateli e beveteli. Un mondo nuovo si presenta al vostro palato, merita di essere conosciuto.
La foto è stata scattata da @ChampagneSocialist a Milano, il posto in cui ho assaggiato per la prima volta un vino naturale.
#Gio