Stoncini: “Donne, Palazzi, Finestre”

“Ho capito che sarei dovuto andare all’artistico in terza superiore studiando storia dell’arte. Il mio inizio? Mia mamma a 18 anni mi regalò 5 tele e un libro di street art e da quel momento non ho più smesso di disegnare”.

Sebastiano Toncini, in arte Stoncini, è attualmente iscritto all’Accademia Ligustica (Non Linguistica) di Belle arti a Zena. Durante gli studi scientifici si sbizzarrisce pittando i suoi quaderni con catene di forme intrecciate che decoravano i bordi. Il doodling, così viene chiamata questa tecnica, è il primo approccio al mondo artistico di Stoncini insieme ai muri “imbrattati” che ha realizzato nel garage di famiglia tra una partita alla playstation e una birretta al lume di sigaretta. Scusate mi sentivo poetico! In questo luogo avvengono le sue prime sperimentazioni dove si diverte a sbizzarrirsi davanti alle tele giocando con i colori.

“Quello che ricerco è che la gente mi riconosca senza che io scriva il mio nome. Utilizzo solo acrilici e ripasso con pennarelli indelebili perché mi rende più sicuro del lavoro. Non ho studiato pittura e si vede: evito le forme anatomiche come mani e piedi.”

Stoncini 8

 

Studia grafica e non pittura; le sue opere sono caratterizzate da un tratto lineare che gli permette di eliminare i dettagli dei suoi soggetti. Iconiche sono le sue donne che Stoncini realizza prendendo spunto dai corpi del Modigliani e l’espressività degli occhi dipinti dalle dame di Picasso. Ma il suo stile non si esaurisce qui. Tre semplici linee gli bastano per creare la profondità delle finestre accuratamente incastonate nei palazzi, che l’artista realizza con geometrie volutamente alterate; una serie di licenze artistiche che vi aiuteranno a riconoscerlo in qualsiasi luogo lo troverete.

“In primis sono stati i miei amici che mi hanno supportato, poi ho incominciato a capire di essere capace quando anche persone che non mi conoscevano mi mandavano messaggi per farmi i complimenti.”

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La breve carriera artistica di Stoncini è ricca di collaborazioni con numerose associazioni provenienti dalla sua città natale. Nel 2015 realizza la sua prima mostra personale all’interno dello studio di architettura genovese Archimia, riscuotendo un successo inaspettato da parte dell’artista. Negli anni successivi riceve varie commissioni per dipingere interni di locali e muri della città, tra cui una serranda della celebre Via del Campo, e inizia a collaborare con il celebre concept store Marie Beyle , prima esponendo le sue tele e poi come grafico all’interno di alcuni loro eventi.

L’ultimo progetto con cui è stato coinvolto è quello relativo alla rivalutazione dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, Genova, con il collettivo artistico genovese CODE WAR. A questo Stoncini si sente particolarmente legato per le grandi soddisfazioni che ha avuto attraverso le numerose collaborazioni con famosi street artist come MORCONE, COLLETTIVO FX e GIORGIO BARTOCCI.”

Assaggialo. BELIN

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